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Winnica Kamil Barczentewicz
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Data di pubblicazione 1 ottobre 2024
Voivodato di Lublino

Winnica Kamil Barczentewicz

Tempo di lettura 8 minuti

Credo che la nostra posizione estrema sulla mappa del vino del mondo ci permetta di creare etichette davvero uniche.

Kamil e sua moglie Ania Barczentewicz trasferiscono tutta la passione e l’entusiasmo per il proprio lavoro in ogni etichetta prodotta nella loro Winnica Kamil Barczentewicz.

BIANCO / BIOLOGICO / ROSSO / ROSÉ

Sono a Cracovia per la seconda volta nella mia vita. La prima era stata qualche anno fa, quando ero venuto insieme a Simona per visitare il Memoriale e Museo di Auschwitz-Birkenau. Per me, entrare nel luogo della più grande fabbrica di morte del regime nazista è un’esperienza che ogni essere umano dovrebbe fare.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cracovia
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cracovia

Io sentii violento nelle viscere il rischio di trasformare l'odio in ideologia e continuai a credere, con sempre più forza, quanto conoscere il nostro passato ci debba rendere responsabili verso il nostro futuro.

Questa volta, rimango nella città solo un paio di giorni. Un po’ a ricordare e un po’ a godermi l’idea della meta finale che mi aspetta, insieme a un Riesling che ricorderò per tutta la mia vita.

Riesling è lo straordinario bianco di Winnica Kamil Barczentewicz. Assaggialo subito insieme a tutte le altre etichette della cantina.

Quando mi rimetto in viaggio, guido per quattro ore in direzione dell’Ucraina, verso Lublino e l’area bucolica di Dobre: un itinerario lungo una delle arterie che attraversano la Polonia e mostrano le mille sfaccettature di un paesaggio che cambia a una velocità surreale e affascinante.

La mia destinazione appare dopo una serie di curve che si snodano come un serpente nell’erba alta. Linee pulite, materiali naturali e tetti spioventi. Un richiamo, meticolosamente studiato, alle abitazioni tipiche di una Polonia ancestrale.

Più che una cantina di vino, sembra un piccolo insediamento rurale, dove uomo e natura vivono in coesione e rispetto reciproco. Dove la frenesia della città è bandita e le giornate sono scandite da uno slow living.

Un’aura di sana innocenza, di quiete e di quell’utopistica pace interiore ricercata da Siddharta avvolge Kamil e sua moglie Ania Barczentewicz mentre mi aspettano all’esterno della loro cantina. 

La sana spontaneità di Kamil, la sua estrema gentilezza e il suo entusiasmo, uniti alla delicatezza dei modi di Ania e al suo sorriso solare e coinvolgente, mi attraggono come Alice nella tana del Bianconiglio. Non so se chiamarla empatia, intesa o simpatia. So solo che dal primo istante mi sono sentito a casa, a 1.500 km dalla mia.

Il caffè espresso che orgogliosamente Kamil mi prepara è forse uno dei migliori che io abbia mai assaporato all’estero e lui lo sa perfettamente. Non possiamo iniziare il nostro incontro senza un buon caffè italiano. – mi dice.

Posate le tazzine, saltiamo subito su uno dei Defender della collezione del padre di Kamil per dirigerci in vigna. Il suono della lamiera della portiera che sbatte quando la chiudo ha su di me l’effetto del canto delle sirene per Ulisse: sono rapito. È come un click che attiva tutti i miei ricettori.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep

I terreni sono vicinissimi alla cantina e, per pochi minuti, arranchiamo lungo le pendici di una collina calcarea, tra interminabili filari e un suolo che cambia tipologia in poche centinaia di metri. Tutto inizia e dipende dal terroir! - mi grida Kamil, sovrastando il suono assordante delle pietre che sbattono sotto al Defender.
Abbiamo iniziato nel 2019. In 11,5 ettari ho trovato una delle migliori aree di tutta la Polonia per la coltivazione della vite. L’esposizione è perfetta, Il fiume Vistola, che scorre a soli tre chilometri da qui, agisce sul clima mutevole e i diversi terreni minerali influenzano il gusto complesso dei vini.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne - Jeep

Chardonnay, Bläufrankisch, Gewürztraminer, Riesling, Pinot Bianco e Pinot Nero sono le varietà coltivate da Kamil nel pieno rispetto del luogo in cui vive e per amore della natura che lo circonda. Qui si lavora solamente in biologico.

Terreni argillosi e calcarei si alternano come in una caleidoscopica danza, mentre sulla sommità della collina il terreno è talmente sabbioso da sollevare nuvole avvolgenti a ogni passo. Un istante sembra di camminare sulle bianche rocce della Grecia e un istante dopo le scarpe sono piene di sabbia come ad Al-'Ula, in Arabia Saudita.

Il trentunenne al mio fianco è un calderone di idee.

Camminando, mi spiega che vuole portare l’attuale produzione da 45.000 a 60.000 bottiglie. Ha già identificato nuovi terreni da acquistare, distanti solo 300 metri dal Vistola, e nel dirmelo si emoziona per quella che immagina sarà l’influenza del fiume sui suoi vini. Credo che la nostra posizione estrema sulla mappa del vino del mondo, in un’era in cui il clima cambia continuamente, ci permetta di creare etichette davvero uniche. - mi dice con un certo orgoglio.

Mentre lentamente rientriamo verso la cantina, Kamil mi spiega che l’aspetto più difficile del proprio progetto è la formazione di una cultura del vino. Ricordiamoci che fino al 2009 in Polonia era proibito produrre vino per la commercializzazione. Solo da quell’anno il vino può essere prodotto per essere venduto. Non abbiamo la storicità e la cultura di paesi come l’Italia e la Francia. L’intera produzione polacca è forse paragonabile a quella del più piccolo comune toscano. È un mondo nuovo per noi. - mi dice.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Vigne

Per questa ragione, fin dai primi passi del suo progetto Kamil iniziato a viaggiare per il mondo alla ricerca del proprio stile. Ha trascorso la prima stagione vinicola in Austria, sei mesi dopo è andato in Cile, per poi acquisire conoscenze di enologia e viticoltura a Bordeaux. Affascinato dal Pinot Nero, ha continuato la sua ricerca in Borgogna per poi muoversi in Italia. 

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Tutta la famiglia di Kamil è coinvolta nel suo progetto e il contributo della madre, laureata in Architettura, è tangibile non appena varcata la soglia della cantina. Dall’ottimizzazione degli spazi all’utilizzo di materiali naturali, questo luogo parla orgogliosamente la lingua polacca e ne rappresenta l’anima.

Fin dai primi gradini delle scale che conducono alla sala delle botti, sono avvolto da un profumo inebriante.  

Ad accogliermi, poi, trovo botti in rovere sloveno, rovere ungherese e rovere francese, accuratamente utilizzate per permettere di diversificare i sentori trasmessi al vino. Kamil usa il legno come in Borgogna, in modo da non risultare invadente: è come una delicata carezza.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Cantina - Botti

Mentre saliamo con il montacarichi, la musica dal piano superiore è un richiamo sempre più ipnotico. Ania è di spalle, cullata dalla musica e intenta a lavorare su un nuovo vaso in ceramica. Siamo nel suo studio: una schietta estensione della sua anima, dove la presenza del marito ha la forma di qualche bottiglia vuota di Barbaresco appoggiata in un angolo. Incenso, musica tenue e pace: è così che Ania dà forma al proprio lavoro.

I pezzi sono interamente realizzati a mano e sono di una bellezza unica. La matericità di ogni singolo oggetto trasmette l’accuratezza e la dedizione con il quale è stato realizzato. Se siete curiosi, li potete vedere qua.

La sua vena artistica è il contributo al progetto di Kamil. Lo studio delle etichette, la scelta dei colori, il supporto nella comunicazione e il lavoro in vigna. Ania e Kamil sono complementari e io ritrovo quell’aura che mi aveva impressionato appena li avevo visti sulla soglia della cantina.

La madre di Kamil, poi, ha studiato davvero tutto alla perfezione. La stanza nella quale ci troviamo per la degustazione è inondata di una meravigliosa luce naturale, che pervade l’ambiente attraverso un’enorme parete vetrata che affaccia sulle vigne. Nell’assaggiare i vini riesco a vedere le viti da cui nascono. Qui tutti i sensi vengono risvegliati e stimolati.

La degustazione è un momento indelebile nella mia mente. La giovialità con la quale condividiamo queste due ore è di una spontaneità rara e Kamil è un ospite perfetto, che non lascia nulla al caso. Qualche assaggio di cucina kosher in abbinamento ai calici è il semplice preludio al pranzo pantagruelico che assaporeremo più tardi.

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Degustazione
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Degustazione
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Degustazione
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Degustazione
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Degustazione

Quando gli chiedo quante etichette produce mi risponde, quasi confuso: Onestamente non lo so, perché sto ancora sperimentando.

Io posso solo ringraziarlo per questi suoi esperimenti. Solo alle Azzorre rimasi così sorpreso. Vini identitari, unici, provenienti da un’area verso la quale non siamo comunemente propensi a pensare al vino. Sono rimasto letteralmente folgorato. 

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Pinot Blanc Beton
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Pinot Noir Rose
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Pinot Noir

Il Pinot Blanc Beton è sorprendente e sprigiona tutta la mineralità del terreno da quale proviene, con grande eleganza e rotondità.
Il Pinot Noir Rose mi ha ammiccato come il migliore dei seduttori. Corposo e complesso, in bocca ha un carattere deciso e minerale, con un finale lungo e finitura minerale.
Il Pinot Noir mi ha fatto credere di bere un vino francese dal passaporto polacco. Elegante, vivace e maturo, è una vera rivelazione. 

Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Riesling
Winnica Kamil Barczentewicz - Polonia - Riesling

Su tutti, però, è il Riesling ad avermi ipnotizzato come un incantatore di serpenti. Pieno e succoso, con aromi dolci in primo piano, mantiene un’ottima freschezza. In bocca è ben strutturato, cremoso e minerale, con un’alta acidità costante. Il finale è molto lungo e lascia una sensazione piena e succosa, con un finale fruttato.

Non riuscivo a smettere di assaporarlo, cercarlo, interpretarlo, capirlo.

Incredibile che vini di questa qualità provengano da vigne piantate al massimo 5 anni fa. La sorpresa sarà vedere cosa accadrà quando inizieranno a invecchiare.

Posso solo dire che Kamil Barczentewicz è un genio.

Personalmente ritengo che se questo sarà l’approccio dei viticoltori polacchi negli anni a venire, la Polonia diventerà di certo un punto di riferimento alla stregua di regioni vinicole dalla storicità secolare. 

Prendiamo il Defender per andare a visitare l’area vicino al Vistola dove sorgeranno i nuovi vigneti. Attraversiamo il fiume da una sponda all’altra su una vecchia chiatta e, mentre lentamente ci muoviamo, io sono seduto sul paraurti.

Non faccio altro che pensare alle ore appena trascorse insieme a questa coppia fantastica. Guardandoli parlare tra di loro, mi rendo conto che l’aspetto del mio lavoro a cui sono più grato sono proprio questi momenti. Conoscere persone da ogni parte del mondo, con storie e vite uniche, di grande ispirazione e di grande insegnamento. Accomunate da un’infinta passione e dal desiderio di condividerne con gli altri i loro frutti.

Pionieri, sognatori e idealisti che ascoltano solamente il proprio sé interiore e tracciano nuove strade.
Sentieri sconosciuti e inesplorati verso nuovi mondi. 

Sono onorato di aver conosciuto Kamil e Ania e di aver gettato le basi per quella che ritengo di poter chiamare una bellissima amicizia.

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